Coord. Naz. per la Jugoslavia - ultimi interventi
Coord. Naz. per la Jugoslavia - 21-09-2004
Il sequestro dei volontari del “Ponte per” aggiunge un ulteriore drammatico tassello all’escalation della sporca guerra in Iraq. Il Ponte è una delle organizzazioni non governative presenti in Iraq da più tempo. Si è sempre adoperata contro l’embargo che ha decimato per più di un decennio la popolazione irachena, ha in campo da anni progetti di solidarietà, si è sempre schierata apertamente contro la guerra ed è stata il motore di numerosi convogli di aiuti umanitari diretti alle città irachene bombardate e assediate dalle truppe statunitensi e del governo fantoccio iracheno. Quest’ultimo ruolo sembra essere quello che ha portato prima il giornalista italiano Baldoni e poi le due Simone e i cooperanti iracheni del “Ponte per” nel mirino degli squadroni della morte.
Una ricostruzione attenta del sequestro e della “morte” del giornalista Enzo Baldoni aiuta meglio a comprendere il perché siano stati colpiti i volontari del “Ponte per”. Baldoni e il suo collaboratore, il palestinese Ghareeb, erano stati tra gli organizzatori di quei convogli umanitari che in questi mesi hanno forzato gli assedi di Falluja e Najaf, portando acqua, viveri, medicine alle popolazioni assediate. Questi convogli sono nati spessi nella sede del “Ponte per” a Bagdad, diventata un punto di riferimento per tanti giornalisti, volontari, attivisti che cercano di documentare la vita quotidiana nell’Iraq occupato militarmente ma non certo normalizzato. Spesso devono forzare l’inattività della Croce Rossa Italiana che il commissario governativo Scelli sta privando della sua neutralità e credibilità facendone uno strumento collaterale e non indipendente delle forze militari di occupazione. Ma questi convogli umanitari alle città assediate non sono più tollerati dai comandi militari statunitensi. Il settimanale “Diario” del 9 settembre, basandosi sulle corrispondenze di Baldoni, riferisce la frase di un ufficiale americano “Noi vogliamo prenderli per fame e voi andate a portargli i viveri?”. Il collaboratore di Baldoni, il palestinese Ghareeb, era un organizzatore infaticabile di questi convogli e conosceva e collaborava con i volontari del “Ponte per” a Bagdad.
In Iraq si sono susseguiti omicidi orribili, attentati suicidi o autobomba che in alcuni casi si attagliano alla categoria del terrorismo, ma in larghissima parte ci sono state e continuano ad esserci iniziative armate o di massa (vedi i movimenti dei disoccupati o delle donne) dirette contro le forze militari occupanti che rientrano nella categoria della resistenza. Confondere soggetti e progetti diversi in una unica categoria (il terrorismo islamico) è ingiusto e fuorviante.
Selezione interventi
Ultimi interventi
Anno scolastico 2000 - 2001
Anno scolastico 2001 - 2002
Anno scolastico 2002 - 2003
Anno scolastico 2003 - 2004
Anno scolastico 2004 - 2005
Anno scolastico 2005 - 2006
Anno scolastico 2006 - 2007
Anno scolastico 2007 - 2008
Anno scolastico 2008 - 2009
Anno scolastico 2009 - 2010
Anno scolastico 2010 - 2011
Anno scolastico 2011 - 2012
Anno scolastico 2012 - 2013
Anno scolastico 2013 - 2014
Anno scolastico 2014 - 2015
Anno scolastico 2015 - 2016
Anno scolastico 2016 - 2017
Anno scolastico 2017 - 2018
Anno scolastico 2018 - 2019
Anno scolastico 2019 - 2020
Anno scolastico 2020 - 2021
Anno scolastico 2021 - 2022